
Ciao e benvenuto o benvenuta in questo articolo di grammatica su uno degli argomenti più odiato dagli studenti di italiano: quale verbo ausiliare bisogna usare per formare il passato prossimo? Essere o avere? Vediamolo insieme!
I verbi transitivi
La regola grammaticale è: uso il verbo avere quando il verbo è transitivo, altrimenti uso essere.
Sì, bene, tutto molto semplice, ma cos’è un verbo transitivo?
Un verbo transitivo è un verbo che ha bisogno di un oggetto diretto per avere senso completo. Quindi se puoi fare la domanda “che cosa?” al verbo, vuol dire che il verbo è transitivo. Un altro modo per capire cos’è un verbo transitivo è che si lega all’oggetto senza preposizioni, quindi la struttura della frase sarà:
Chi fa l’azione (soggetto) + azione (verbo) + che cosa? (oggetto diretto)
Facciamo qualche esempio:
👉 Mangio una mela.
→ “Mangio” è un verbo transitivo.
→ Chi fa l’azione? Io.
→ Che cosa mangio? Una mela.
👉 Leggi un libro.
→ “Leggi” è un verbo transitivo.
→ Chi legge? Tu.
→ Che cosa leggi? Un libro.
Bene, tutti i verbi transitivi, quindi che dopo vogliono un oggetto diretto, vogliono avere.
Quando uso essere
Per semplificarti la vita ti dico che esistono 4 grandi gruppi di verbi che puoi ricordare perché che vogliono sempre essere al passato:
- I verbi che indicano un movimento da un punto a un altro, come ad esempio andare, uscire, entrare, venire, tornare, ecc.
Tutti questi verbi ci indicano uno spostamento da un punto a un altro, quindi per esempio io vado da casa mia al posto dove lavoro, o dal lavoro alla palestra ecc.
👉 Ieri sono andata a lavoro in macchina.
👉 Stamattina sono uscita di casa più tardi del solito.
Attenzione! I verbi come correre, ballare o guidare non indicano un movimento, ma un tipo di movimento. Come vado da un punto all’altro? Corro o guido! Quindi, in questi casi, non si usa il verbo essere! - I verbi che indicano un non movimento, cioè i verbi che indicano che non ti sei mosso da un posto, ad esempio restare, stare, rimanere, ma anche lo stesso essere.
👉 Sabato sera sono rimasto a casa perché ero molto stanco.
👉 Sei mai stato al parco di Monza? - I verbi che indicano un cambiamento, come per esempio nascere, ma anche diventare, cadere, insomma tutti quei verbi che indicano il passaggio da uno stato all’altro.
👉 Da piccolo volevo fare l’imprenditore come mio padre, ma poi sono diventato un medico per salvare vite umane. - I verbi riflessivi.
Questo è un gruppo che devi conoscere! In generale, i verbi riflessivi si riconoscono perché hanno -si all’infinito, quindi per esempio svegliarsi, alzarsi, truccarsi, ecc.
👉 Domenica mattina mi sono alzata tardissimo!
I verbi con doppio ausiliare
Purtroppo devo dirti che molti verbi in italiano voglio il doppio ausiliare, cioè in alcuni casi devi usare il verbo essere e in altri il verbo avere per formare il passato prossimo. La scelta dipende da come usi il verbo. Se c’è un oggetto userai avere, altrimenti userai essere. Ma facciamo qualche esempio così sarà tutto più semplice!
- 👉 Ho cominciato a studiare inglese a 6 anni.
In questa frase abbiamo un soggetto, anche se non è scritto, ed è “io”. Dopo abbiamo il verbo cominciare e dopo ci chiediamo “che cosa?”, cioè “ho cominciato che cosa?” la risposta è “studiare inglese” , quindi abbiamo un oggetto, anche se espresso con un verbo, diverso dal soggetto.
Facciamo un altro esempio:
- 👉 Giada ha finito il libro in 3 giorni.
La stessa cosa succede con questo esempio. Giada è il soggetto e il libro è l’oggetto che ha finito.
- 👉 La lezione di inglese è cominciata alle 6:00
In questa frase, come vedi, la struttura è un po’ diversa. Abbiamo il soggetto, cioè la lezione, il verbo cominciare e poi un’altra informazione, cioè l’orario. Non abbiamo l’oggetto! Quando manca l’oggetto, quindi, i verbi vogliono essere al passato.
Facciamo un esempio anche con il verbo finire:
- 👉 Il film è finito in modo molto triste.
Anche qui dopo il verbo finire non abbiamo un oggetto, ma il modo in cui era il film, cioè triste. Abbiamo, quindi, solo il soggetto: il film.
So che questo è un argomento un po’ complicato, per questo motivo ho deciso di creare alcuni esercizi per aiutarti a capire un po’ meglio la regola, ma ricorda che per imparare al meglio le regole di grammatica hai bisogno di tanta pratica. Se hai bisogno di aiuto sarò molto felice di aiutarti! Nel frattempo, puoi scaricare gratuitaente il file con un esercizio commentato!
Noi ci vediamo al prossimo articolo, ciao!