
Ciao e benvenuto o benvenuta in un nuovo articolo! Oggi voglio parlarti di un argomento che crea sempre un po’ di difficoltà tra i miei studenti: quando si usa il passato prossimo e quando si usa l’imperfetto in italiano?
Il passato in italiano
Prima di tutto dobbiamo dire che il passato in italiano si può formare in molti modi, infatti esistono diversi tempi passati e ognuno ci dice qualcosa di diverso sull’azione. Ad esempio, un tempo ci dice che l’azione è finita, un altro ci dice che l’azione è molto lontana, un altro ancora ci può dire che l’azione è continua o finita. Insomma, il tempo verbale in italiano ci dà tantissime informazioni.
Il passato prossimo
Cominciamo con il passato prossimo. Questo è un tempo verbale che si usa tantissimo in italiano per indicare, in generale, una qualsiasi cosa che è successa nel passato. C’è solo una regola che devi ricordare: quando usi il passato prossimo l’azione deve iniziare e finire nel passato in un tempo preciso. Ad esempio se io dico “ieri” o “la settimana scorsa” sto parlando di un momento preciso nel passato, quindi per indicare un’azione userò il passato prossimo.
Ricordi come si forma il passato prossimo?
Si forma attraverso 2 parole:
Verbo essere o avere al presente + il participio passato del verbo che ci interessa.
Ti ricordo anche come si forma il participio passato:
– Con i verbi in -are, come ad esempio lavorare, togliamo -are e aggiungiamo -ato, quindi avremo lavorato.
– Con i verbi in -ere, come ad esempio avere, togliamo -ere e aggiungiamo -uto, quindi avremo avuto.
– Con i verbi in -ire, come ad esempio dormire, togliamo -ire e aggiungiamo -ito, quindi avremo dormito.
Ad esempio, il passato prossimo del verbo lavorare sarà: ho lavorato, hai lavorato, ecc. , mentre quello del verbo andare sarà: sono andato, sei andato, ecc.
Il problema sono i verbi irregolari… sì, perché in italiano ci sono tantissimi verbi che hanno un participio irregolare. Per questo motivo ho deciso di creare un file totalmente gratuito che puoi scaricare per imparare i participi irregolari dei verbi più usati in italiano. Scaricalo gratuitamente e commenta se ti è stato utile, sarei molto felice di avere il tuo parere.
Se non ricordi quando si usa essere e quando si usa avere al passato prossimo ti consiglio di leggere il mio articolo su questo argomento
https://ricettediitaliano.it/essere-o-avere-al-passato-prossimo/
L’imperfetto
Bene! Ora che abbiamo visto come si forma e come si usa il passato prossimo possiamo concentrarci sull’imperfetto, che in realtà è un tempo verbale abbastanza semplice da imparare e che presenta pochissimi verbi irregolari.
Per formare l’imperfetto, infatti, puoi seguire questa semplice regola:
- Con i verbi in -are, togli -are e metti -avo, -avi, -ava, -avamo, -avate, -avano. Ad esempio “lavorare” farà: lavoravo, lavoravi, lavorava, lavoravamo, lavoravate, lavoravano.
- Con i verbi in -ere, togli -ere e metti -evo, -evi, eva, -evamo, -evate, -evano. Ad esempio “avere” farà: avevo, avevi, aveva, avevamo, avevate, avevano.
- Con i verbi in -ire, togli -ire e metti -ivo, -ivi, -iva, -ivamo, -ivate, -ivano. Ad esempio “dormire” farà: dormivo, dormivi, dormiva, dormivamo, dormivate, dormivano.
Sì, ok, ma quando lo uso questo imperfetto?
L’imperfetto si usa per fare descrizioni nel passato, quando parliamo di un’azione continua in un tempo non ben definito o quando parliamo di abitudini nel passato.
Anche in questo caso ti faccio qualche esempio.
Se io dico “da piccola” sto parlando di un tempo preciso nel passato, non di un momento, ma di un tempo lungo e poco preciso. Ecco, in questo caso l’azione sarà collocata nel passato, ma dovrà indicarmi un tempo continuo, cioè non mi interessa molto quando è iniziata e quando è finita, mi interessa solo che è avvenuta nel passato per tanto tempo. Ecco, quando questo è il tipo di azione che voglio esprimere userò proprio l’imperfetto.
Ti do un altro piccolo suggerimento: quando trovi la parola mentre in italiano di solito dopo devi usare proprio l’imperfetto! Questo perché la parola mentre ti chiede di concentrarti sull’azione e ti sta avvisando che o quell’azione è stata interrotta in un momento preciso nel passato, o è stata fatta contemporaneamente a un’altra azione.
Ti faccio un esempio: mentre suonavo una canzone con la chitarra mi ha chiamata Lorenzo.
Bene, come vedi qui il focus è sul fatto che Lorenzo ha interrotto un’azione che stavo facendo, cioè suonare la chitarra. Questa azione, infatti, verrà espressa con l’imperfetto e quella che interrompe con il passato prossimo
Bene, spero che dopo questa piccola spiegazione questa differenza sia un po’ più chiara per te. Adesso, se vuoi, puoi scaricare il pdf gratuito con una lista dei participi irregolari più frequenti e un esercizio proprio sull’uso del passato prossimo e dell’imperfetto.
Se hai altre domande puoi farle nei commenti, sarò molto felice di leggerle. Noi ci vediamo nel prossimo articolo, ciao!